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Variazioni

Modifiche circoscrizioni

Quando, tra il 1609 e il 1610, Giovanni Da Lezze (Da Lezze 1973) compila il suo ponderoso Catastico bresciano, la Magnifica patria della Riviera del Garda appare come un organismo istituzionalmente consolidato avendo alle spalle tre o forse quattro secoli di esistenza. Secondo il Da Lezze la Riviera conta, in quell’epoca, quarantadue comuni compresi all’interno di sei quadre. Il dato è confermato dalla Descrittione della riviera del Benaco di Rodomonte Domenicetti (Domenicetti 2000) di venti anni precedente.

Molti di quelli che sia il da Lezze che il Domenicetti considerano formalmente “comuni” erano in realtà insediamenti di modeste dimensioni dotati di rappresentanze istituzionali assai esigue talché, pur partecipando alla suddivisione dei carichi fiscali, non avevano diritto di rappresentanza negli organi di governo della Riviera.

E’ probabile che la maglia amministrativa articolata in Quadre e Comuni, disegnata dai due autori, non subisca variazioni sino alla caduta della Serenissima Repubblica.

Oggi di quegli antichi comuni ne restano ventisei. I comuni attuali corrispondenti approssimativamente al territorio della antica Riviera sono:  Bedizzole, Calvagese, Capovalle, Desenzano, Gardone, Gargnano, Idro, Limone, Manerba,  Moniga, Muscoline, Padenghe,  Polpenazze, Pozzolengo, Provaglio val Sabbia, Puegnago,  Roè Volciano, Sabbio Chiese,  Salò,  San Felice del Benaco, Soiano, Tignale, Toscolano Maderno, Tremosine, Treviso Bresciano, Vobarno.

E’ capitato in questa parte di Lombardia quello che si è verificato nel resto della regione e cioè una soppressione degli enti di minore dimensione ed un accorpamento dei loro territori. A fine Settecento il numero dei comuni lombardi, o meglio dei comuni distribuiti sul territorio della Lombardia attuale, si aggira attorno ai tremila; si stimano in circa duemila duecento quelli esistenti all’indomani dell’Unità; oggi ne restano 1547.

Il fenomeno dell’accorpamento di più enti o di “assorbimento” di uno di modeste dimensioni da parte di uno maggiore, comincia a manifestarsi nello Stato di Milano già nella seconda metà del Settecento nella stagione delle Riforme; prosegue nel periodo napoleonico, poi in quello immediatamente postunitario e trova il suo punto di culmine tra il 1926 e il 1928.

Il dettaglio e la cronologia delle variazioni nella maglia amministrativa della antica Riviera è quello che segue. Calvagese, aggrega nel 1928 il comune di Carzago; Desenzano aggrega nel 1926 il comune di Rivoltella; Gargnano, aggrega ai primi dell’ottocento il comune di Morgnaga con Roina e,  nel 1817, quello di Muslone; Muscoline aggrega nel 1865 il comune di Burago e, nel 1928, quello di Castrezzone; Puegnago, aggrega nel 1928 il comune di Raffa;  Salò, aggrega nel 1927 il comune di Campoverde, denominato sino al 1907 Caccavero; infine Vobarno (Boarno), aggrega nel 1928 il comune di Degagna. Provaglio val Sabbia è costituito nel 1928 dall’unione dei comuni di Provaglio di Sopra e Provaglio di Sotto; San Felice del Benaco è costituito sempre nel 1928 dall’unione di San felice di Scovolo e Portese;  ancora nel 1928 Toscolano Maderno viene costituito dall’unione di Toscolano e di Maderno. Maguzzano viene aggregato a Lonato come pure la campagna del Venzago. Aggregazioni “temporanee” sono quelle di Moniga e di Soiano il cui territorio viene accorpato a quello di Padenghe dal 1928 al 1947.

Vanno poi segnalate alcune variazioni di denominazione a cui non corrisponde un cambiamento della circoscrizione: Volciano dal 1928 assume la denominazione di Roè Volciano;  Capovalle è la denominazione assunta nel 1907 dal comune di Hano; Cazzi, nei primi anni Ottocento, muta denominazione assumendo quella di Treviso.

Restano invariati i territori e le denominazioni (salvo piccole varianti poco significative) dei comuni di Bedizzole, Gardone, Idro, Limone, Manerba, Polpenazze, Pozzolengo, Sabbio Chiese,  Tignale e Tremosine.

(2010)