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Podesterie

2.5 Podesterie minori e vicariati della provincia bresciana

Le podesterie minori erano Lonato, Chiari e Palazzolo.

Il giusdicente lonatese aveva giurisdizione per qualunque somma nel civile, mentre nel criminale demandava a Brescia solo le cause comportanti pena di sangue.

I podestà di Chiari e Palazzolo giudicavano nel civile per qualsiasi somma, mentre le cause criminali erano giudicate dai tribunali di Brescia, competenti anche in appello nelle cause civili per tutte e tre le podesterie.

I vicariati del distretto erano divisi anch’essi in maggiori e minori.

Iseo, Montichiari, Rovato, Gottolengo, Calvisano, Quinzano e Pontevico erano vicariati maggiori, Gavardo, Manerbio, Ghedi, Gambara, Pontoglio, Castrezzato e Pompiano vicariati minori.

I vicariati maggiori avevano competenza su un numero maggiore di terre e i magistrati erano retribuiti per intero dal comune sede del vicario. I vicari maggiori e minori giudicavano le cause civili di lieve entità, non superiori alle cinque lire planette, mentre le cause civili di maggiore entità e quelle criminali erano di competenza dei tribunali bresciani.

Altre comunità poste nelle immediate vicinanze di Brescia, in particolare Travagliato, Gussago, Nave, Mairano, Rezzato e Bagnolo, non erano sottoposte alla giurisdizione di alcun vicario.

In esse i consoli eletti dalla comunità amministravano la giustizia solo per cause di lievissima entità, e si rivolgevano quasi sempre direttamente ai tribunali bresciani. Alcune comunità e alcuni distretti del territorio bresciano erano sede di ufficiali inviati da Venezia o godevano di particolari forme di autonomia amministrativa e giurisdizionale.

Tra i borghi della pianura Asola, Orzinuovi, Lonato, Salò e Anfo erano sede di provveditori inviati da Venezia: si trattava di luoghi sede di strutture fortificate dove Venezia mandava un proprio ufficiale per occuparsi del governo della sola fortezza e dei soldati in essa presenti. Frequenti erano tuttavia i conflitti giurisdizionali con il podestà bresciano.