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Fiscalità

2.4 La distrettuazione ai fini fiscali

La distrettuazione amministrativo-giuridizionale della provincia bresciana si sovrapponeva, senza coincidere, alla rete delle circoscrizioni fiscali dette “quadre”.

Ciascuna quadra era costituita da comuni, uno dei quali detto capoquadra: alcune quadre comprendevano un numero elevato di comuni, come quelle di Gavardo, Iseo, Rovato; altre – ad esempio Chiari, Gambara e Pontevico – solo tre o quattro comuni.

L’origine di tale suddivisione è precedente al periodo della dominazione veneta, risalendo probabilmente alla seconda metà del XIV secolo, e caratterizzava sia la parte del distretto di competenza del territorio, sia le valli, a eccezione della Val Camonica. La Val Sabbia e la Val Trompia erano infatti quadre, la riviera di Salò era suddivisa in sei quadre, mentre la Val Camonica era composta da pievanati o pievatici.

Il numero delle quadre continuò a variare, anche se di poco, sino alla fine del dominio veneto.

Tra le quadre veniva divisa la cifra totale delle taglie, dei sussidi o di qualunque altro contributo e la quota ottenuta era successivamente ripartita tra gli abitanti in base agli estimi realizzati in ciascuna quadra. L’effettuazione degli estimi era con ogni probabilità decisa dal consiglio di quadra, formato dai rappresentanti nominati dai comuni appartenenti alla quadra stessa. L’esistenza del consiglio di quadra è stata accertata sulla base di testimonianze documentarie solo in alcuni casi, in particolare Rovato, Rezzato e Gavardo.

Fra le terre di pianura, risultavano fiscalmente separate dal territorio Asola e Orzivecchi e, verso la fine del XV secolo, le quadre del Pedemonte (Nave, Gavardo e Rezzato).

Tra il 1454 e il 1484 agli asolani fu riconosciuto il privilegio di cittadinanza e tutti i vantaggi fiscali che esso comportava. Dopo il 1484, persa la cittadinanza, essi risultano totalmente separati nel pagamento delle imposte e solo occasionalmente erano sottoposti alla volontà e alle decisioni dei sindaci del territorio.

Orzivecchi fu invece – perlomeno nel XV secolo – annoverata tra le quadre cittadine, quindi separata dal territorio, ed era infeudata ai Martinengo. Le quadre di Nave, Gavardo e Rezzato pagavano direttamente alla camera fiscale di Brescia una “limitazione” cioè una cifra annua definita. Forme di privilegio e di separazione fiscale erano infine riconosciute anche a Lonato.