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Bongianni Grattarolo

Nato nel 1519 circa a Gazzane e morto tra il 1596 e il 1599, Bongianni faceva parte di una famiglia originaria della Valsassina. Primogenito di Stefano, aveva tre fratelli e altrettante sorelle coi quali abitava a Salò in contrada Baldresca, ovvero la zona circostante vicolo Tomacelli. Dal padre Stefano e dallo zio Leone ereditò coi fratelli una bottega di stoffe e alimentari, e questa attività gli permise di vivere agiatamente accumulando un discreto patrimonio costituito da case e terreni in Salò e Vobarno.

I molteplici interessi culturali lo portarono ad essere pittore, poeta e geografo. Quando il 24 maggio 1564 Giuseppe Miglio Voltolina fondò l’Accademia degli Unanimi, Bongianni ne divenne un sostenitore e protettore.

Dal carattere aperto, ossequioso e filantropico, Bongianni era un acuto osservatore e un affabile conversatore. Non si sposò e non ebbe figli. Le fasi della sua esistenza, caratterizzate dal rispetto dell’ortodossia controriformistica, sono scandite dalle sue opere:

– 1556, tragedia Altea, dedicata al conte Camillo Caprioli e pubblicata a Venezia da Francesco Marcolini, (cfr. Historia, p. 50); nello stesso anno gli scolii a margine dell’opera di Pietro Pomponazzi (Mantova 1462 – Bologna 1525) De naturalium effectuum admirandorum causis, sive de incantationibus liber;

– 1563, commedia Castruccia perduta, rappresentata nel palazzo del provveditore Gabriele Emo (cfr. Historia, p. 46);

– 1572 ca, Difesa di Dante, contra l’Oppositioni del Castrovilla, ms. inedito (e finora dato perduto), conservato presso la Biblioteca Vaticana (Mss. Vaticani, 6528, cc. 86v-102v) e in copia fotografica presso la Biblioteca Queriniana di Brescia (SB.D.VII.28); il ms. del Castrovilla è depositato a Venezia nella Biblioteca Marciana (MS. IT., Cl. X, n. 40 = 6415);

– 1573, grande carta della Riviera, perduta, disegnata per il provveditore Fantino Pizzamano;

– 1582, carta topografica della Riviera;

– 1582-1587, Historia della Riviera di Salò;

– 1584, Informazione di Papa Adriano VI, ms. inedito (indicato da G. Brunati nella biblioteca dei conti Bernini di Verona e dallo stesso trascritto), ampiamente ripreso nel libro secondo della Historia;

– 1589, tragedia Astianatte, Venezia, Altobello Salicati; ripubblicata a Verona, Vallarsi, 1723;

– 1589, tragedia Polissena, Venezia, Altobello Salicati; ripubblicata con illustrazioni a Brescia, curatore ed editore il conte Faustino Avogadro, 1728.

Storia della Riviera di Salò

1582 – 1587. La riproduzione digitale, per gentile concessione dell’editore, è tratta da: Storia della Riviera di Salò / Bongianni Grattarolo, ristampa e note a cura di Piercarlo Belotti, Gianfranco Ligasacchi, Giuseppe Scarazzini. Descrizione della Riviera di Salò / Rodomonte Domenicetti, ristampa e note a cura di Piercarlo Belotti, Gianfranco Ligasacchi, Giuseppe Scarazzini. Salò, 2000. La Historia, scritta negli anni 1582-1587, venne pubblicata postuma nel 1599 a cura di Agostino Grattarolo, fratello dell’autore. Ricostruisce la storia della Riviera in modo talvolta fantasioso, offrendo comunque un interessante spaccato della società del tempo ed una vivace descrizione del territorio dal punto di vista della toponomastica, dei costumi, dell’economia, dell’amministrazione e della vita religiosa.